
di: Leonardo Corbucci 28 Luglio 2022 9:51
La transizione energetica è soprattutto una transizione culturale
ENERGIA ED ARTE
Si è da poco conclusa la mostra convegno Expocomfort di Milano che, dal 28 giugno al 1 luglio, ha portato in scena tutte le principali novità in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica. All’edizione di quest’anno ha partecipato anche il Gruppo Inveco, in qualità di sponsor di una iniziativa artistica che vede impegnata l’azienda perugina fin dal 2018. Grazie all’impegno del Gruppo Inveco, infatti, lo stand Jinko Solar ha ospitato le ultime opere del ciclo pittorico Solar Panel dell’artista romano Marco Angelini, da anni impegnato a indagare il rapporto tra arte, energia e sostenibilità.
LA TRANSIZIONE ENERGETICA È SOPRATTUTTO UNA TRANSIZIONE CULTURALE
Installare un impianto fotovoltaico è senz’altro una scelta dettata da esigenze energetiche ed economiche, ma è soprattutto una scelta culturale. Sono oramai 15 anni che Inveco propone ai propri partner industriali la prospettiva di autoprodurre energia elettrica da fonti rinnovabili e in diverse situazioni è proprio la carenza informativa e culturale a frenare la diffusione di nuovi progetti, rappresentandone di fatto la principale barriera alla diffusione. È per questo motivo che Inveco è molto sensibile nel supportare iniziative che rafforzino fiducia e consapevolezza nei confronti di un settore, quello degli impianti da fonti rinnovabili, che finalmente può scrollarsi di dosso i pregiudizi del passato.
LA NASCITA DEL PROGETTO
Il connubio tra arte ed energia, espresso nelle opere di Angelini attraverso l’integrazione di vecchie celle fotovoltaiche su tele dipinte, è un invito alla riflessione sul problema della sostenibilità e sulle possibili soluzioni.
“Penso che un artista lavori nella stessa direzione di un ricercatore scientifico: indaga, esplora, contamina. La forza creativa dell’Uomo è, del resto, la prima energia a disposizione. L’artista, come lo scienziato, diviene colui che è in grado di rispondere all’esigenza di evoluzione e mutamento” Marco Angelini
In particolare, l’idea di questo ciclo di lavori sui pannelli solari è nato da lunghe conversazioni tra l’artista romano e l’ing. Andrea Girelli, business development manager del Gruppo Inveco, che nel business delle energie rinnovabili guida la progettazione e la realizzazione di impianti fotovoltaici. È stato lui a donare i primi pannelli fotovoltaici in disuso con cui sono state realizzate le prime tele. È stato il costante impegno del Gruppo Inveco, poi, ad incoraggiare e alimentare continuamente il rapporto di Angelini con l’azienda Jinko Solar che si è subito interessata al progetto e ha deciso di donare lei stessa le nuove celle fotovoltaiche con cui Angelini ha potuto realizzare ulteriori opere.
ECONOMIA CIRCOLARE E SMALTIMENTO DEI MODULI FOTOVOLTAICI
Altro cardine del ciclo pittorico è il fatto che anche uno scarto può diventare risorsa, limitando ogni pregiudizio sul futuro smaltimento degli impianti fotovoltaici, tematica fortemente attenzionata dall’opinione pubblica. Da qui l idea di portare questo progetto in luoghi normalmente non destinati al dialogo artistico, come appunto è accaduto nel caso della 42ma edizione di MCE. L’obiettivo è sollecitare il dialogo: far in modo, in altre parole, che anche attraverso l’arte si parli di energia e sostenibilità ambientale. Il riutilizzo di un materiale di scarto –e quindi senza valore- per creare qualcosa che abbia un valore dovrebbe far riflettere sulle potenzialità di un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo in un virtuoso circolo di sostenibilità ambientale.
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