
di: Leonardo Corbucci 26 Agosto 2025 16:14
Prezzi in oscillazione, margini sotto pressione: il fotovoltaico come leva per l’efficienza aziendale
Estate 2025, il mercato energetico è complesso, con forti oscillazioni del PUN, dopo Ferragosto, anche nelle 24 ore. Le aziende energivore devono prontamente trovare il modo di contenere i costi energetici. Mantenere la competitività non è facile. Inoltre, è fondamentale aumentare la sostenibilità ambientale, e investire sempre di più nella transizione energetica ed ecologica. La soluzione però è semplice e a portata di mano. Installare un impianto fotovoltaico industriale!

Prezzi dell’energia e dinamiche del PUN
Per quanto riguarda il mese di luglio 2025, i dati pubblicati dal GME evidenziano da un lato una stabilizzazione dei prezzi, dall’altro confermano quanto l’energia elettrica sia una variabile che incide direttamente sulla competitività, sulla marginalità, sulla capacità di pianificare con solidità e sulla sostenibilità. Pertanto, la scelta di autoprodurre energia è una delle strategie più efficaci per rimanere competitivi e accrescere la sostenibilità.
Il PUN qualche giorno dopo Ferragosto oscilla intorno a 116,90 €/MWh variando fortemente anche in sole 24 ore. Ma, analizzando nel dettaglio il mese precedente, a luglio, il PUN si attesta a 113,13 €/MWh, in lieve crescita rispetto a giugno (+1,35 €/MWh). Il dato conferma che:
- i valori sono certamente ben lontani dai picchi registrati nel biennio 2022–2023, ma rimangono comunque più alti rispetto ai livelli pre-crisi
- è presente il rischio di nuove oscillazioni dovute alla dipendenza dalle importazioni e alla variabilità del mercato europeo
Il rapporto picco/baseload si è invertito, fermandosi a 0,99. In fascia fuori picco 113,91 €/MWh, in fascia di picco 111,80 €/MWh. Questo indica un mercato in fase di riequilibrio, ma ancora instabile.

La dirigenza di un’azienda energivora sa bene quanto il caro energia sia una delle principali sfide per le aziende italiane. Incide sui costi operativi e riduce i margini di profitto. Il caro energia può mettere in crisi intere filiere.
Inoltre, nuove tensioni internazionali, anomalie nella domanda o nella disponibilità di gas, possono far ripartire l’oscillazione e l’aumento del PUN.
Ed è sempre bene ricordare che, il PUN non può da metrica tecnica diventare un indicatore che orienta la strategia di business. Per un’azienda non essere più dipendente dalla volatilità del PUN è ormai diventato imprescindibile.
Un’azienda energivora che dipende unicamente dalla rete è più vulnerabile. L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico industriale è sotto il controllo dell’impresa perché programmabile e tracciabile. L’installazione di un impianto fotovoltaico industriale è la soluzione efficiente ed efficace per contrastare il caro energia, e far diventare l’azienda economicamente più solida, e più sostenibile!
Più importazioni
GME segnala anche una crescita del saldo estero, con più energia importata, e un calo delle vendite da fonti rinnovabili.
Questo comporta una maggiore esposizione delle aziende a dinamiche di prezzo legate ai mercati esteri, e a una minore penetrazione delle rinnovabili nel mix nazionale.
Anche per questi motivi, investire in fotovoltaico industriale diventa una scelta fondamentale.

Incentivi e agevolazioni
Per avviare la transizione energetica un’azienda può accedere a molteplici incentivi e agevolazioni, fra cui:
- la misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle Pmi – FER”, come indicato nel sito Invitalia, prevede un regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito
- il Piano Transizione 5.0 prevede contributi e detrazioni fiscali che possono coprire fino al 50% degli investimenti in impianti fotovoltaici industriali, accelerando il ritorno economico dell’operazione. A ciò si aggiungono agevolazioni per l’accesso a finanziamenti a tasso agevolato e bonus per l’integrazione di sistemi di accumulo e soluzioni di gestione intelligente dell’energia
Payback Time
Una delle preoccupazioni principali delle aziende è il Payback Time.
Il Payback Time indica il tempo richiesto affinché il risparmio sulla bolletta elettrica compensi il costo dell’investimento iniziale nell’impianto fotovoltaico. Da non confondere con l’Energy Payback Time, che misura il periodo necessario affinché l’impianto produca un quantitativo di energia pari a quello impiegato per la sua realizzazione. Secondo un’analisi di Gruppo Inveco, un impianto fotovoltaico industriale può raggiungere un Payback Time di circa 3,5 anni, considerando un autoconsumo dell’80% dell’energia prodotta e tenendo conto dei costi di gestione annui.
I fattori che influenzano il Payback Time sono:
- costo dell’energia, più elevato è il costo dell’energia acquistata dalla rete, più veloce sarà il ritorno sull’investimento
- autoconsumo, maggiore è la percentuale di energia autoprodotta e utilizzata direttamente, minore è il tempo di ritorno
- incentivi e detrazioni fiscali, contributi pubblici e agevolazioni accelerano il recupero dell’investimento
- tecnologia e qualità dei componenti, inverter evoluti e moduli ad alta efficienza aumentano la produttività dell’impianto
Sostenibilità e miglioramento dello score ESG
Oltre ai benefici economici, e in relazione alla sostenibilità e transizione energetica ed ecologica. Investire in un impianto fotovoltaico industriale contribuisce a migliorare lo score ESG (Environmental, Social and Governance) dell’azienda. In un mercato dove la responsabilità sociale e ambientale sono sempre più centrali, anche un alto punteggio ESG è un vantaggio competitivo per molteplici motivazioni. Fra cui attirare investitori e talenti.
Perché aspettare? Il momento giusto è adesso!
Non lasciare che il caro energia e l’incertezza del mercato frenino la crescita della tua impresa. Con il PUN che resta sopra i 100 €/MWh, il gas in calo ma incerto, e gli incentivi disponibili, l’estate 2025 è il momento ideale per programmare il passaggio al fotovoltaico industriale.
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